Giochi Natalizi: La Tombola ed Altro

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Natale è anche il periodo in cui c’è un ritorno al passato per quanto riguarda i giochi. Si mettono da parte quelle diavolerie moderne fatte di videogiochi e affini e ci si diverte con quei giochi della memoria. Tutti, dai 5 agli 80 anni, si muniscono di spiccioli tintinnanti e di legumi vari (fagioli, ceci, fave) o cerchietti di cartone per segnare i numeri sulle cartelle. Tutto è pronto per la Tombola, mitica, che affascina, amata dai fortunati e quasi odiata dai perdenti che, però, continuano con la speranza di rifarsi.

La posta in gioco è in relazione al numero dei giocatori e delle cartelle che si comprano.

Ciascuno ha le sue cartelle preferite che conserva gelosamente col suo nome scritto sul retro. La somma che si ricava va a formare il montepremi: si parte dall’ambo e si termina con la tombola, ovvero con chi, per primo copre i 15 numeri della cartella. Generalmente a tirare i numeri dal “panariello” è chi acquista il cartellone. E il gioco va avanti fino ad ora tarda in una bolgia quasi infernale di voci che si sovrappongono e che chiedono se questo o quel numero è stato estratto, se il terno o la quaterna è stata vinta. E’ un’atmosfera gioiosa che fa parte del gioco stesso che porta tanta allegria e spensieratezza.

Se la tombola ha un posto particolare tra i giochi natalizi, anche altri si stanno affermando come il Mercante in Fiera, il gioco in cui si barattano elementi della flora e della fauna, teneri lattanti, prosperose castellane, per formare con la vendita all’asta di dette carte un cospicuo montepremi.

Al Mercante fanno compagnia altri giochi con le carte, soprattutto napoletane, come il Sette e Mezzo o lo Scopone Scientifico. I modi per unire le famiglie, per tenere insieme giovani e anziani sono tanti. Come ha scritto l’antropologo Marino Niola: “Esiste un aspetto socializzante e comunitario di giochi, come quelli di Natale, che occupano uno spazio di confine tra il ludico e il rito. La tombola, ad esempio, si gioca sempre in coincidenza con l’arrivo del nuovo anno perchè rappresenta il mondo dei numeri corrispondenti ai segreti arcani della realtà: un concetto che ci arriva dal pitagorismo. Il gioco ha anche la funzione di riannodare il tessuto comunitario in questo periodo festivo quando ci si riunisce intorno a un tavolo. A Natale i giochi riescono a far fare a tutti l’esperienza del tempo lineare che se ne va e non torna più e quella del tempo ricorrente (la festa che cade ogni dodici mesi). ed è questa esperienza del tempo che riunisce i viventi di tutte le età”.

© Copyright Surrentum Dicembre 2005

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