La Cattedrale di Sorrento

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La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo di Sorrento, assolve anche alla funzione di chiesa cattedrale. Molte le opere d’ arte ed i reperti presenti nel Duomo di Sorrento. Tra gli altri il battistero dove fu battezzato Torquato Tasso e molti bassorilievi di epoca trecentesca.

La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo di Sorrento che, di fatto, è anche la Chiesa Cattedrale di Sorrento è antichissima.

Probabilmente la sua costruzione risale all’ epoca dell’ occupazione longobarda o addirittura, ad un periodo antecedente, ma una serie di sciagure – tra le quali gli incendi appiccati dai saraceni in occasione dell’ invasione di Sorrento del 1558 – hanno fatto sì che poco o nulla ci rimanga del suo aspetto originario.

Ciò non toglie che proprio la Cattedrale di Sorrento, è ancora oggi, ricca di reperti e di interessanti opere d’ arte.

Nella cappella del Battistero – dove, tra gli altri, nel 1544 fu battezzato Torquato Tasso – si possono apprezzare, ad esempio, reperti marmorei che risalgono al X secolo oltre che dei bellissimi bassorilievi (anch’ essi di marmo) che vengono attribuiti ad Andrea Pisano (1340).

Pur di realizzazione più recente, la cattedra episcopale – che si trova a sinistra dell’ altare maggiore – è stata effettuata utilizzando parti provenienti da antichi templi romani.

Di fronte ad essa si trova il pulpito di epoca cinquecentesca, al di sotto del quale si può ammirare un dipinto di Silvestro Buono (1573)

Nella Cappella di san Michele Arcangelo che si trova nel transetto a destra di chi entra, invece, è possibile ammirare una bella tavola – realizzata su fondo d’ oro che raffigura la nascita di Gesù e che, essendo attribuito alla scuola senese, è fatto risalire al 1400 circa.

Di notevole pregio, inoltre, sono anche i dipinti di Nicola ed Oronzo Malinconico, che abbelliscono il soffitto e che raffigurano i Santi Compatroni di Sorrento (I Vescovi, Bacolo, Attanasio, Renato, Valerio e Gennaro, compatroni, per l’ appunto, assieme a S. Antonino) ed il martirio dei primi cristiani sorrentini, cioè i Santi Quinto, Marco ed altri compagni che furono martirizzati verso il Il secolo d.C.

L’ ingresso principale – quasi completamente ricostruito dopo una tromba d’ aria che danneggiò la Cattedrale di Sorrento agli inizi del 1900 – è adornato da due colonne di marmo poste su altrettante basi, anch’ esse marmoree che riportano lo stemma dell’ arcivescovo Brancaccio.

La chiesa Cattedrale di Sorrento è a tre navate. In fondo a quella di destra, all’ interno della Cappellone del Santissimo Sacramento, si può apprezzare la presenza di un Crocefisso del XV secolo.

Tra le molte particolarità che si possono ammirare visitando la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo di Sorrento, inoltre, è possibile ammirare anche dei magnifici pannelli intarsiati che adornano tanto la porta dell’ ingresso principale, quanto quella secondaria.

Durante il periodo delle festività natalizie, infine, è possibile apprezzare anche un magnifico presepe con pastori napoletani del ‘700.

Chi desidera avere maggiori informazioni sul Duomo di Sorrento può acquistare, il libro intitolato “La Cattedrale di Sorrento” a cura di Antonino Cuomo e Pasquale Ferraiuolo e con foto di Carlo Alfaro, pubblicato dalla Eidos.

Fabrizio Guastafierro

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