Capodanno a Sorrento all’Insegna della Tradizione

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L’ arrivo dell’anno nuovo a Sorrento si festeggia con fuochi d’artificio e con brindisi augurali – Molti gli hotel ed i ristoranti di Sorrento che organizzano veglioni e cenoni.

L’ addio al vecchio anno ed il contemporaneo arrivo del Capodanno a Sorrento è salutato dallo sparo di fuochi d’ artificio e dall’ accensione del cosiddetto “Ciuccio di fuoco” (raffigurazione di un asino che idealmente rappresenta, per l’ appunto, il vecchio anno e che viene incendiato con suggestivi effetti garantiti dai fuochi pirotecnici). Con lui prendono fuoco e svaniscono simbolicamente anche eventuali brutti ricordi.

Per questo tantissima gente subito dopo la mezzanotte, si ritrova in strada per brindare e per salutare l’ arrivo del nuovo anno a Sorrento in un’ atmosfera di allegra gioiosità che rendono indimenticabile la festa.

Si tratta di tradizioni che, ormai si rinnovano da moltissimi anni, a cui si accompagnano la canzone per dare, per l’ appunto, il benvenuto all’ anno nuovo, brindisi augurali e tanto altro ancora.

Non solo per questo, dunque, il Capodanno a Sorrento ha un fascino particolarmente suggestivo ed è sempre carico di brio e di euforia.

Per la circostanza gli hotel di Sorrento che sono aperti, organizzano cenoni e veglioni capaci di rendere indimenticabile il soggiorno di chi ha deciso di trascorrere una vacanza di Capodanno a Sorrento.

In alternativa, sempre per un cenone o un veglione, ci si può rivolgere ai ristoranti di Sorrento o a qualcuna delle discoteche sorrentine.

Già, per chi vuole passare una notte indimenticabile anche l’ idea di trascorrere un Capodanno in una discoteca di Sorrento, può risultare divertente ed entusiasmante.

Ovunque, in ogni caso, si respira un’ atmosfera di festa e di gioia.

Per questo come per tante altre ragioni, insomma, organizzare un soggiorno a Sorrento per il Capodanno, è sicuramente una soluzione indovinata e che può garantire quella dose di allegria capace di far iniziare il nuovo anno all’ insegna dei migliori auspici e di sperare in un futuro sempre più roseo e migliore.

Fabrizio Guastafierro

[Photo Credits]