Tradizione Vinicola Flegrea

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Terra di antichi sapori, odori, vini, ricette e scenario dei famosi banchetti luculliani. Territorio esaltato dai Romani, grandi allevatori di pesci, murene e ostriche, che ancora oggi a distanza di secoli sono alla base della cucina flegrea le cui radici vanno ricercate nell’incontro tra la raffinatezza della cucina greco-orientale e la semplicità di quella romana.

L’itinerario inizia da Pozzuoli da sempre porto di mare, dove è affascinante assistere di prima mattina al mercato ittico, uno tra i più importanti d’Italia. I Campi Flegrei sono anche terra di grandi vini, dal nettare ardente, la cui sorgente primitiva è nei terreni ricchi di ceneri, lapilli, tufi e tanti microelementi, che per la loro presenza determinano nelle uve e nei vini aromi assolutamente unici.

Una zona che ha dato i natali ai vitigni storici della Falanghina che deve il suo nome al sistema ancora in uso che prevede dei pali di sostegno per le viti detti “falangi” e del noto Pere ‘e Palummo che deve il nome al colore del suo graspo uguale a quello della zampa di un colombo. Zona della d.o.c. Campi Flegrei, dove nascono vini rossi pieni ed armonici con alle spalle mesi di lavoro che inizia nei vigneti molti mesi prima del raccolto per continuare durante la vendemmia fatta a mano per scegliere i grappoli migliori fino alla cantina dove continua la selezione.

Si suggerisce un Giro DOC che parte dalla tradizione e dove i vini sono il frutto di dettagli curati con maestria e ricerca del meglio, per spostarsi ai piedi dell’Acropoli, protetta dal mito della Sibilla e circondata da filari di uva bianca. I viticoltori offrono la possibilità di assaggiare i prodotti del proprio vigneto accanto alla cucina tipica del territorio. Da Pozzuoli a Bacoli, nel cuore dei Campi Flegrei, a ridosso del parco monumentale di Baia la produzione vinicola è arricchita dalla fertilità della terra vulcanica e dalla vicinanza del mare, da cui nascono vini dal sapore e dal gusto di una volta che rispettano le più antiche tradizioni.

È da suggerire una visita alle cantine scavate nella montagna e la degustazione di vini abbinati ai prodotti tipici della terra, che preservano gli antichi sapori. Le aziende consentono, oltre alle consuete degustazioni offerte a tutti gli ospiti, anche degustazioni a tema legate alle antiche feste contadine, come quella della Vendemmia, dove alla raccolta dell’uva e alla trasformazione in cantina, si affianca l’assaggio dei mosti con biscotti di mostarda. Ultima tappa del Giro Doc è la piana di Quarto, mitica terra dei ciclopi, che rientra anch’essa tra i comuni della DOC Campi Flegrei e dove emergono per qualità sia la produzione della Falanghina doc sia del Piedirosso, produzioni che dimostrano la possibilità di produrre vini di buona concentrazione e di medio invecchiamento.

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