Miti, Misteri e Leggende di Sorrento

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Miti e leggende, anche a Sorrento, hanno sempre alimentato la fantasia, le superstizioni e, talvolta la paura o i timori popolari.

Spesso si tratta di semplici racconti ispirati dalla fantasia che hanno trovato ampia cassa di risonanza nel tran tran popolare, metaforicamente battuto dalla gente di Sorrento e dagli ospiti di quella che, proprio grazie a racconti ispirati alla mitologia, è nota anche come la Terra delle Sirene.

In qualche caso, però, le leggende nascondono verità che non si riescono a spiegare razionalmente o sono frutto dell’elaborazione di fatti reali che si sarebbero voluti nascondere o la cui dinamica non è materialmente comprovabile.

In qualche altro caso ancora sono la fusione di tutte le ipotesi appena considerate. Eppure proprio miti e leggende a Sorrento e nella sua Penisola hanno trovato una delle culle più fervide, finendo con il perdere quella patina che le vuole frutto dell’ignoranza per acquisire un singolare fascino che al gusto del mistero, alterna quello dell’esoterico e perfino quello mistico-religioso.

Proprio Sorrento, quindi, assieme agli altri comuni della Penisola Sorrentina (Massa Lubrense, Sant’ Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense) alle sue bellezze unisce quelle di racconti scritti o verbali che ne esaltano le meraviglie o generano sensazioni da brivido.

La quantità di miti e leggende, in ogni caso è tale che c’è chi ne ha tirato fuori perfino apposite pubblicazioni. Gaetano Canzano Avarna, ad esempio, nel 1883 pubblicò a Sant’ Agnello il libro intitolato “Leggende popolari Sorrentine”. Più che commentarlo, ci si limiti a considerare che di argomenti affrontati ce ne sono parecchi, al punto che l’autore ha trovato spunti per compilare svariate centinaia di pagine.

Quali sono le verità? E quali i parti della fantasia? Spesso è difficile dirlo e spesso è difficile stabilire quale sia il confine tra l’una e l’altra.

In ogni caso si è di fronte ad un repertorio amplissimo che abbraccia tanto Sorrento, il suo mare, le sue coste, le sue spiagge ed i suoi edifici, quanto le persone che nacquero o vissero a Sorrento e nei suoi paraggi.

Se a partire dai tempi di Omero, tanti poeti hanno trovato proprio a Sorrento l’ispirazione per le proprie opere – così come è avvenuto per pittori e musicisti provenienti da ogni angolo della terra – una ragione ci deve essere.

Anch’essi, più o meno volontariamente, hanno contribuito ad alimentare miti e leggende capaci di divenire quasi una parte integrante della stessa storia reale.

Fabrizio Guastafierro

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